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Ci sono Dottori...e dottori/dottoresse!

Il titolo e la scelta della lettera maiuscola e di quella minuscola non sono per niente a caso.

Da un lato abbiamo il celebre Doctor Who.

Protagonista dell'omonima serie TV britannica, il Dottore è il Signore del Tempo e possiede un T.A.R.D.I.S. (Time and Relative Dimension in Space), una cabina blu per poter viaggiare nello spazio e nel tempo.

La stessa cabina include anche un servizio di traduzione istantanea di tutto ciò in cui lei stessa e il Dottore si imbattono e sembra piccola all'esterno, ma si espande all'interno, proprio come le tende dei tifosi della Coppa del Mondo di Quidditch. Inoltre il Dottore ha un cacciavite ultrasonico, una carta psichica che gli permette di poter accedere anche a 10 Downing Street, di solito viaggia in compagnia di una terrestre, i.e. una Companion, ha a che fare con le più svariate specie aliene e, non in ultimo, si autorigenera, assumendo aspetti giovanili o senili (secondo l'attore che interpreta il Dottore).

Il Dottore è molto amato dal suo fanclub, è considerato un eroe e in tante vorrebbero averlo anche come marito! Una volta mi capitò di sognare di viaggiare col Dottore di cui la GIF sopra (il mio preferito, David Tennant) nel regno di Westeros, con un Robb Stark ancora vivo che ho anche baciato!

Ora vediamo chi rientra nella categoria "dottori".

Dall'altro lato abbiamo i/le neoabilitat* TFA e, prima ancora di noi, gli/le abilitat* TFA I ciclo.

Si tratta di una specie di esseri umani che, dopo una laurea magistrale (certificato che ci attesta come DOTTORI/DOTTORESSE, sebbene questa dicitura sia stata cancellata dalle pergamene), hanno deciso di tentare la via dell'insegnamento sostenendo ben 3 prove preselettive d'accesso per la/le classe/-i di concorso corrispondente/-i ai propri studi: nel mio caso sostenni 6 prove (3 per inglese e 3 per tedesco).

Nel mentre facevo la spola fra ospedale e casa per assistere rispettivamente mio padre (nei suoi ultimi giorni di vita) e mia nonna materna (allettata da giugno 2014 fino a Natale 2015, quando finalmente il Signore se l'è chiamata facendola smettere di vegetare).

Nel mentre si attendeva il Godot chiamato Cineca e successivamente Ufficio Master e Corsi - TFA, ossia si attendeva la trafila di avvisi e scadenze da rispettare in modo perentorio (dalla serie "Il porco che dice all'asino 'Manteniamoci puliti'").

Nel mentre ci si preparava su tuttologia, attingendo a ogni tipo di sapere, a ogni ponte d'asino ausiliare.

Nel mentre numeros* dottori e dottoresse si sono ritrovat* tagliat* fuori già in seguito alla prima prova preselettiva (se non ricordo male per tedesco si passò da 101 a 31 e per inglese da 940 a circa 400, se non di meno).

Nel mentre forse si mangiava, ci si lavava, si andava in bagno a espletare atti liquidi e solidi e si dormiva.

Nel mentre sono nate numerose collaborazioni nei vari gruppi FB e si rideva e scherzava quanto più possibile (il riso fa buon sangue dopotutto).

Una volta giunti al mese di febbraio (parlo del caso di Napoli poiché in altre Università si era iniziato prima di noi) e una volta ottenuti i risultati degli orali, finalmente si inizia il TFA (noi iniziammo il 23 o il 25 marzo).

10 corsi gestiti perlopiù da docenti universitari la cui ombra non ha mai fatto una capatina negli istituti secondari di I e II grado (alias le scuole medie e superiori: parliamo come mangiamo, non in didattichese!)

I/le dottori e dottoresse che hanno avuto questo privilegio (privilegio dal punto di vista delle università ovviamente: hanno ricevuto così tanti soldi che secondo me potrebbero costruirne altre 10 di università per regione!) si sono ritrovat* a:

1) seguire corsi pomeridiani con pause più brevi di una nota semiminima;

2) svolgere in poco tempo il tirocinio, la parte più importante e l'unica più utile del TFA;

3) parlare perlopiù del TFA, di teaching unit e in linguaggio didattichese;

4) bestemmiare prima, durante e dopo il TFA.

Perché anche dopo? Dopotutto l'abilitazione è stata presa, no? Certo, per idee astratte è stata presa, formulando una proposta di unità didattica da rivolgere a dei soldatini di piombo il cui già solo respiro è cronometrato dalle tempistiche della famigerata unità didattica.

Pensare che ancora dobbiamo avere il pezzo di carta, dopo tutti i soldi, il tempo e il sangue buttati appresso a questo sistema di remunerazione delle uni (ma parlo sempre per la città di Napoli: magari altrove questo pezzo di carta l'hanno avuto).

Allora perché bestemmiare anche dopo?

Beh, perché prendere l'abilitazione non è servito a niente per i seguenti motivi:

1) sei giovane? Se puoi autorigenerarti come il Dottore, puoi avere anche 10 anni di esperienza nella scuola, in caso contrario devi sgridare i tuoi per non aver programmato 10-20 anni prima la tua nascita (nel mio caso mi dispiaccio di non essere nata prima solo perché avrei voluto vedere dal vivo Lucio Battisti e Freddie Mercury, seppur da poppante!);

2) i/le (neo)abilitat* TFA vengono continuamente sorPASsat* da chi ha avuto la "fortuna" di essere nat* prima e quindi di aver ottenuto almeno 3 anni di servizio, evitando così le 3 prove preselettive e altro;

3) ok, con l'abilitazione entri in seconda fascia, saresti quindi a metà strada fra l'essere un* mer* Dottore/Dottoressa di III fascia e l'essere un(') insegnante di I fascia.

In realtà allo stato attuale i/le (neo)abilitat* TFA non risultano né carne né pesce, poiché dovrebbero in ogni caso partecipare al concorso a cattedra (azz, dopo 3 prove preselettive e 10 esami più quello di abilitazione?).

Tuttavia, il merito di aver conseguito l'abilitazione in età giovane diventa una colpa: seppure non puoi evitare il concorso, quantomeno ci vorrebbe una sorta di corsia preferenziale per chi abilitat* al I e al II ciclo TFA, o no?

Inoltre ti puoi ritrovare "gettat*" alla Heidegger in 6 classi di almeno 20 persone ciascuna, magari a fine quadrimestre com'è successo a me! Dopo esserti sorbit* corsi di dottorato su corsi di dottorato riguardanti mondi utopistici (mi riferisco ai corsi del TFA), come la metti nome coi registri (cartaceo ed elettronico)? Come la metti nome con insegnanti titolari le cui scale di valori non devono PER NIENTE essere sballate, che SEMBRANO aver dimenticato gli errori delle proprie prime esperienze e che vedono la persona giovane per forza come una buonista e buona solo a creare problemi? Come la mettiamo con tanti altri aspetti non menzionati?

In tutto ciò, ci sono Prof. licenziati per un mero episodio di pipì in un cespuglio e maestre e addett* ai servizi sociali che, pur picchiando i disabili e i bambini, hanno i domiciliari. Ma sarebbe tutt'altro discorso questo.

In conclusione, senza offesa per Doctor Who, ma i veri eroi e le vere eroine siamo noi, i/le dottori/dottoresse con la d minuscola che vogliono insegnare e, in linea generale, tutte le persone che sono costrette o decidono di restare in questa bolgia gerontocratica chiamata Italia!

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