28 ottobre, alias un giorno in cui avrei voluto il dono dell'ubiquità!

Salve, mie* fedeli lettori/lettrici!

Vi avevo anticipato in qualche post che vi avrei parlato dell'esperienza inerente alla presentazione del sito Languages Translators ed eccomi qui, a descrivere il giorno in cui avrei voluto il dono dell'ubiquità!

Avere tre nomi non è grande cosa, se non si ha tre corpi e tre anime per stare in due o più posti contemporaneamente (ed è meglio non dirvi dove starei se avessi davvero, oltre ai nomi, tre corpi e tre anime :P).

In pratica, mercoledì 28 ottobre sono stata in ufficio, riuscendo ad avere due ore di permesso per passare prima nei pressi di S. Gregorio Armeno a salutare la redazione di Mosse di seppia, presente al Riot Studio per la presentazione della rivista n.9 di MdS, per poi dirigermi a San Giorgio.

Avrei tanto voluto presenziare a entrambi gli eventi, visto che nel numero 9 vi è anche una mia poesia e sarebbe stato molto emozionante sentirla letta ad alta voce. Carol aveva anche fatto di tutto per spostare alle 18.45-19 il momento della presentazione della nostra start up, proprio per permettermi di fare entrambe le cose, ma purtroppo i mezzi (la metro 1) non mi sono stati di grande aiuto, pertanto io e la mia collega e amica Giusy (con cui mi ero incontrata per andare insieme a Villa Bruno) abbiamo dovuto cambiare rotta e dirigerci a San Giorgio a Cremano.

Giunte lì, abbiamo incontrato il mio ragazzo ed entrati in compagnia di tanti giovani scalmanati, siamo infine giunti alla biblioteca. Moderna al punto giusto, con tanto di prima edizione di alcuni libri di Harry Potter: quale luogo migliore per fare la presentazione del sito fondato dalla mia amica e collega Carmelinda Potenza? E quanta gente che c'era! "Faremo il botto", pensai. L'emozione era crescente, perché spettava a me l'onore di presentare il sito in vece di Carmelinda (assente per febbre)!

Nel momento in cui ho preso il microfono in mano, sentivo di potercela fare, di riuscire a controllare l'emozione, invece si è rivelato tutt'altro che semplice farmi ascoltare da più di 150 adolescenti con la testa proiettata solo verso la partita del Napoli e verso il punto di credito (unico motivo vero per cui erano presenti molte di queste persone). Giovani scalmanat* senza alcun rispetto verso chi aveva organizzato l'evento e verso chi, come me, era lì solo per loro per presentare la propria start up e per tentare di far capire loro che con un serio impegno si può uscire dalla disoccupazione, si può creare qualcosa di utile per se stess* e per gli altri. Evidentemente talun* giovani di oggi non hanno altri pensieri oltre a farsi 1000 selfie, chiedere i soldi a papino e mammina per cose futili e a non rimboccarsi le maniche, tant'è vero che dopo l'evento Rossella mi ha chiesto se davvero avessi ancora intenzione di insegnare. Ovviamente le ho risposto affermativamente, poiché per quanto sia più che realtà la classe pollaio, non ne avrò mai una con più di 150 scalmanat* in una botta sola. Sarebbe impossibile persino per il sergente Hartman gestire ormoni a 360° moltiplicati per più di 150 anime!

Nonostante queste difficoltà, sono riuscita a dire tutto ciò che c'era da dire, provando a suscitare il loro interesse anche tramite il racconto di esperienze personali. Purtroppo c'è ben poco da fare quando si hanno situazioni difficili alle spalle e genitori "moderni" che non possono insegnare l'educazione (non essendone essi stessi in possesso) ma che subito giustificano l'ingiustificabile della prole se si fa notare loro le loro manchevolezze. Ho fatto del mio meglio, controllando persino la rabbia con un'affermazione glaciale e placata, e ciò che conta è aver avuto l'interesse e il sostegno delle prof, nonché l'intervento finale della psicologa del lavoro che ha dato ragione al mio pensiero e ha reso giustizia a me e agli altri presentatori delle start up. Infine una certa visibilità l'abbiamo ottenuta, quindi non è andata poi così male!

E voi? Cosa aspettate a iscrivervi gratis al sito http://languagestranslators.it/?