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La mia recensione di "Strenne d'inchiostro"


Buongiorno e buon Natale!

Ne approfitto di questo meraviglioso giorno dell'anno, "in cui tutti sono buoni per poi tornare carogne" (semicit.), per riportarvi il mio pensiero sull'antologia natalizia di cui ho (avuto) l'ONORE IMMENSO di fare parte: Strenne d'inchiostro, scaricabile gratuitamente su Amazon: http://www.amazon.it/Strenne-dinchiostro-Unione-Scrittori-Emergenti-ebook/dp/B0197M0P1U/ref=cm_cr_pr_product_top?ie=UTF8 .

Prima di passare alle storie brevi, voglio ringraziare Annalisa, Rita, Esther, Gianluca e tutte le altre persone che, umilmente e senza chiedere nulla in cambio tranne una giusta collaborazione, hanno reso un mio vecchio post del blog di MSN una storia breve che, nel rileggerla, mi commuove, inoltre hanno anche creato una sinergia più unica che rara all'interno del gruppo! Per fortuna ogni tanto la bilancia delle delusioni e delle rivincite è equilibrata, se non più pesante dalla parte del secondo piatto.

Mi orientai qualche mese fa verso il gruppo FB USE Book Love - Unione Scrittori Emergenti https://www.facebook.com/groups/419949198202751/?fref=ts, per ampliare il giro di conoscenze e amicizie, per non affidarmi troppo alla redazione che sta nel piatto delle delusioni, infine per mettermi alla prova con un genere a me abbastanza nuovo tranne che per La donna col cappotto rosso, che puoi trovare gratuitamente anche su Wattpad: https://www.wattpad.com/myworks e su https://cosaresta.wordpress.com/category/racconti-dalla-scrivania/ .

Devo dire che questa prova è stata superata alla grande e che, al di là dei futuri commenti sulla mia storia breve, sono troppo grata per l'aiuto e il sostegno ricevuto da persone che nemmeno conosco (ancora) dal vivo. Cosa ancora più bella, la raccolta è stata lanciata il giorno del mio compleanno!

C'è ancora dell'altro prima dei miei pensieri sulle storie brevi, cioè le citazioni migliori:

Quante volte avete omesso di rendere visita a una persona cara perché troppo stanchi o impegnati? Quante volte avete preferito un approccio virtuale a un più ricco ed emotivamente coinvolgente caffè a quattr'occhi? (dalla prefazione)

Credo che per tutti e in qualsiasi parte del mondo tavola significhi famiglia, convivialità, piacere di stare insieme, salvo poche ma obbligatorie eccezioni. [...] Genitori, parenti, amici, conoscenti... tutti ormai catapultati nell'altroquando, ma tutti con qualcosa che nel loro vissuto li ha legati a me, e che a quanto pare li autorizza a tornare a trovarmi. Vorrei tanto rivederli anche adesso nello stesso modo in cui li ricordo, ma sarebbe forse chiedere troppo. Il male che ormai devasta il mio cervello non mi concede questo priviletgio: è un male che guarda lontano, che sa aggiornare i suoi registri, che sa farmi immaginare fino all'ultimo lembo di carne putrefatta. (da Natale con i miei di Anton Francesco Milicia)

E noi, ora, costretti a guardare tutto questo da lontano, come affamati che sbavino sulla vetrina di un ristorante. [...] Il suo retaggio culturale le fa credere che questa è una situazione normale, come lo è accettare l'altra vita e gli abusi del marito. Perché una buona mamma deve innanzitutto proteggere l'onore della sua prole, impedendo che vengano bollati come figli di divorziati, divenendo così anime infette da tenere alla larga. [...] Quella luce nera è la consapevolezza di aver fallito come donna e madre, è la certezza di aver immolato la sua vita per niente, è il rimpianto di aver lasciato che i figli vivessero sotto l'insegna di una figura maschile che la picchiava, che si rivolgeva a lei ogni volta con insulti volgari, che la sera non si ritirava mai a casa. (da Non bianco Natale di Gennaro La Marca)

<<È tradimento ogni volta che si dà sofferenza a un cuore>> disse Vanni. <<Che esso sia di amante, di amico, di fratello. È tradimento quando si nasconde l'amore, quando si finge, quando menti alla persona amata.>> (da L'odore del mare di Annalisa Caravante)

Quella purezza che ho perduto e che per riaverla darei la vita. (da Schegge di luce di Viviana Cardone)

Nei rari momenti in cui ci penso, sprazzi di passato e di aspettative deluse mi gelano la mente come l'inverno stesso. (da Problem di Daniele Imbornone)

Lo so che non ami leggere, e che risolvendomi a parlarti attraverso la carta ti costringo a contravvenire alla tua natura, la quale ti tiene lontano dai libri come da pericolosi custodi d'insensatezze e illusioni. Di questo non ti faccio colpa, in special modo se mi soffermo col pensiero a ciò che sono io, a causa dl mio amore per loro. Ma vi sono parole che bisogna assolutamente dire, perché hanno un senso, o forse perché non ne hanno, perché premono con forza alle porte del silenzio e, se non trovano da sole la via, va a finire che cascano su un pezzo di carta, e vi restano impresse, finché altri occhi e un altro cuore non le accoglieranno. [...] Mi pare di poter affermare che l'umanità è divisa in genitori e non genitori. Ebbene, che ti piaccia o no, noi eravamo destinati a te, e tu a noi. Siamo i tuoi genitori, vale a dire quelli attraverso la cui disponibilità sei entrato in questo mondo. [...] è vero che ti è toccato un padre sognatore, il quale non ha altra colpa se non il suo stesso sogno. Il suo solo contatto con la realtà sei tu. È per te che tuo padre accetta l'inaccettabile, non per me, né per se stesso. Seguitando a sognare il suo sogno, coltiva il tuo. [...] Sappi che non siamo nati genitori, e chi lo è? Siamo nati figli, come te, e quindi ragazzi, come te. Sappiamo tutto quello che si può presumere di sapere, alla tua età, abbiamo sperimentato i tuoi crucci, i tuoi malumori, e anche di più. Perciò fatti forza, ragazzo, sei solo passato dal mondo dell'infanzia dove i genitori sono una sorta di semidei a quello della gioventù, dove i medesimi vengono improvvisamente lasciati indietro. [...] Ci stai dando sotto, figliolo, alla grande. Di questo devo darti atto. E poi, le cose materiali, gli oggetti che tanto ci ammaliano nel tempo, perdono il loro valore, perché non ne avevano, glielo abbiamo dato noi. Mentre, due genitori come noi, restano. Due genitori come pochi. (da Lettera al figlio di Rosaria Esposito)

Per tutto l'anno cercarono di evitarsi. [...] Per l'apertura della società aveva richiesto un finanziamento ai genitori e loro non avevano avuto il cuore di rifiutarglielo. La sua ambizione l'aveva sostenuta nel resto del cammino. [...] Senza che gli altri potessero vederlo o toccarlo, si sedeva su quella sedia a dondolo che gli era sempre appartenuta e dove era sicuro che Emma continuasse a percepire la sua presenza. Era proprio là infatti che la bambina, anche dopo la sua morte, gli dichiarava sempre, con immenso amore: <<Buon Natale, nonno!>> (da Il nonno di Mariagrazia Pecci)

Dolori che hanno scavato antri sconosciuti nel cuore. Grotte che sono una persona è stata capace, con la sua presenza, di illuminare. [...] Da quel giorno un rancore cieco prese dimora stabile nel mio cuore. [...] Fu la purezza d'animo di Alice a farmi rendere conto della limitatezza degli orizzonti in cui lasciavo vagare pensieri e credenze di una vita intera, a farmene notare l'assenza di profondità e di giustizia. (da Una lettera dal Paradiso di Annarita Tranfici)

Direte voi che Nicola, però, si era privato di tutto, che aveva rinunciato ad ogni cosa per donarla a degli estranei. E no, cari miei, Nicola non si sentiva affatto povero, il sorriso e la felicità della gente e dei loro bimbi, per lui valevano più di ogni grande tesoro. (da Una fiaba che fiaba non è di Giovanna Avignoni)

<<Come a Natale, tutti si sentono buoni, tutti si fanno i regali, gli auguri, tutti si commuovono con Gesù Bambino e gli angioletti... e poi tutti tornano carogne.>> (da Gli occhi di Sean Penn di Clara Cerri)

E ora è il momento dei commenti a ogni storia. Assegnerò loro il numero secondo l'ordine del libro. I commenti brevissimi "carina" e "così così" sono dovuti al mio non aver compreso la storia o a una mia lettura non approfondita, niente di personale nei confronti degli autori/autrici:

1) Carina;

2) il finale mi ha lasciata veramente di stucco. Come giudicare un evento del genere? Solo chi vive/ha vissuto con persone malate in casa può capire quanto si possa star male nell'assistere a un dolore che sembra non finire mai e che prova sia la persona malata sia chi le sta davvero vicino (alias non le persone che vengono a fare la visita di cortesia in attesa di ricevere l'eredità). Solo chi vive/ha vissuto con persone malate in casa può capire di quanto sollievo ci sia bisogno e di quanto non si abbia sempre la forza di affrontare quel dolore infinito;

3) bellissima l'ambientazione. Mi ha ricordato l'immobilità di The Waste Land di Eliot, quando descrive il dopoguerra;

4) troppo forte! Ti facevo più creepy, Gianluca, invece devo proprio ricredermi :D

5) l'aver citato molte parti di questa storia deve pur significare qualcosa. E poi l'analisi semiotica, quanto la amo! :D

6) la facilità con cui è narrata la storia di una violenza sulle donne è disarmante, in senso buono ovviamente!

7) molto poetica e fiabesca!

8) non posso autovotarmi. Certo è che mi sono commossa a rileggerla!

9) quanto è brutto fare tardi nel dire ciò che il proprio cuore vuole dire! :(

10) mi ha ricordato A Christmas Carol e alcune puntate di Doctor Who in cui il bambino parla coi pupazzi di neve;

11) una storia che potrebbe riguardare qualsiasi espositore in eventi come fiere e mercatini. Ottimo parlarne;

12) così così;

13) non vado affatto pazza per il genere vampiresco, niente di personale nei confronti dell'autore Pietro Sanzeri;

14) una storia molto simpatica;

15) una dolcissima storia sul mestiere per me più bello del mondo: l'insegnante!

16) una storia sul riscatto di una prostituta. Ottimo parlarne;

17) una storia carina incentrata sulla relazione fra padre e figlio;

18) così così;

19) una storia carina sulla famiglia;

20) di nuovo un Gianluca inaspettato per me :D

21) così così;

22) mi ha commossa. Dovremmo essere tutti un esempio di bontà;

23) così così;

24) idem;

25) una storia simpatica soprattutto dal punto di vista del dialetto usato;

26) l'ho citata quasi per intero, qualcosa deve pur significare!

27) il finale mi ha commossa!

28) carina;

29) carina;

30) una storia bellissima e delicata quanto il ricordo che ho dell'autrice;

31) un'altra storia sul femminicidio, raccontato con morigeratezza;

32) una nuova Neverending story? :D

Bene, penso sia il momento di lasciarvi: ho una miriade di parenti e amici con cui giocare! Scherzo, succedeva tanto tempo fa, ora invece è un po' come descritto nella prefazione di questa magnifica antologia natalizia!

Ancora Buon Natale!!! Spero vi sia piaciuto questo mio post!


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